Uhm... sì d'accordo ma capisci che tutta la premessa di quello che scrivi è... un po' bizzarra, diciamo (eufemismo).
Butti là uno stack di tecnologie lungo un chilometro (micropython... blockly... uiflow... m5stickc... nient'altro?) e poi il tuo problema è che non ti è chiaro come funziona un ciclo python... capisco, per carità... ma è come se tu dicessi che vuoi cucinare una boeuf bourguignon e l'unica cosa che non ti è ben chiara è come far bollire l'acqua.
Poi io capisco che uno possa aver "bisogno" di cucinare una boeuf bourguignon in poco tempo, ma... che posso dire... anche io avrei bisogno di un miliardo di euro in poco tempo.
In tutto questo la cosa che davvero non mi è chiara è *perché* hai bisogno di capire come funziona il ciclo... voglio dire, tu stai generando codice Python con blockly... se per qualche ragione quello che hai fatto non ti funziona, non è che puoi metterti a modificare il codice generato... devi modificare qualcosa in blockly... se ti metti a modificare il codice generato da blockly, tanto vale che lasci perdere blockly, ti metti a studiare python e ti scrivi il codice a mano (cosa che ti consiglio, peraltro).
Detto questo, mah... nessun problema a spiegarti quel pezzo di codice... ma la cosa che devi metterti in testa prima di tutto è questa Verità Assoluta Fondamentale: blockly genera codice Python di qualità strepitosamente pessima. Quindi non devi assolutamente pensare che il codice python generato da blockly sia neanche lontanamente indicativo di "come si fanno le cose in python"... anzi è esattamente l'opposto: blockly ti dice come le cose NON si fanno in python.
Per cominciare, le due funzioni upRange e downRange non fanno altro che re-inventare daccapo la funzione predefinita Python "range"... e perché blockly dovrebbe re-inventare "range"? Semplicemente perché blockly non "sa" che in python esiste "range"... blockly è fatto per generare indifferentemente codice python, javascript, php... e non tutti questi linguaggi hanno qualcosa come "range" nella loro cassetta degli attrezzi... quindi blockly preferisce andare sul sicuro e la re-inventa daccapo. In sostanza, upRange produce sequenze numeriche crescenti del tipo [3, 4, 5, 6], e downRange produce sequenze decrescenti del tipo [12, 11, 10, 9].
Capito questo, capito questo, la riga 18 del tuo codice è un po' difficile da leggere... si tratta di un idioma assolutamente estraneo a Python, ma invece molto comune nei linguaggi che non dispongono di un "immediate if" (a dire il vero era usato anche in Python, prima che Python disponesse appunto di un costrutto "immediate if"). In pratica quella riga decide se usare "upRange" o "downRange" a seconda della lunghezza di "dato" (calcolata alla riga precedente). Ovvero, se contare in modo crescente o decrescente.
Tutto questo in Python si esprimerebbe meglio dicendo qualcosa come:
j_end = len(dato) # la riga 17
step = 1 if j_end >= 2 else -1 # "immediate if" Python
for j in range(2, j_end, step): # "range" Python
# etc etc
Risolto questo pasticcio... boh, il resto è semplice. La variabile "valor" (bel nome, eh) inizialmente è impostata alla stringa vuota (riga 16). A ogni passaggio del ciclo, viene "aumentata" del successivo elemento di "dato" (riga 19). E siccome nella riga 18 tu hai previsto che in ogni caso, sia upRange sia downRange finiscano la loro sequenza con "j_end", in pratica *non ha importanza* se tu alla riga 18 hai scelto upRange o downRange. In entrambi i casi l'ultimo valore assegnato a "j" sarà "j_end", ovvero la lunghezza di "dato". E di conseguenza in ogni caso alla fine del ciclo "valor" sarà incrementata di *tutti* gli elementi di "dato" a eccezione del primo (che resta fuori dal ciclo).
Quindi in pratica alla fine "valor" sarà uguale a "dato", tranne il primo elemento. Puoi facilmente verificarlo provando il codice in una shell di Python (se sei capace ad aprire una shell di Pyhton).
>>> def upRange(start, stop, step):
while start <= stop:
yield start
start += abs(step)
>>> def downRange(start, stop, step):
while start >= stop:
yield start
start -= abs(step)
>>> def test(dato):
j_end = float(len(dato))
valor = ''
for j in (2 <= j_end) and upRange(2, j_end, 1) or downRange(2, j_end, 1):
valor = valor + str(dato[int(j-1)])
return valor
>>> test('ciao')
'iao'
>>> test('una stringa lunghiiiiiiissima')
'na stringa lunghiiiiiiissima'
>>> test('ab')
'b'
Tutto questo ovviamente in Python si esprimerebbe dicendo
valor = dato[1:]e fine della storia.
Ora, non ho la più pallida idea se questo sia un comportamento atteso, voluto, ricercato, oppure sia banalmente un garbuglio di codice combinato da te e/o da blockly... e non ho idea, in questo caso, di che cosa tu e blockly aveste in mente di fare... ma in ogni caso, quel ciclo funziona così.